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  • Immagine del redattoreLibero Nume

Lo schema della Matrix

Dopo un po’ di attesa, di cui mi scuso, sono finalmente disponibile per parlarti dello schema della Matrix. In verità ho dovuto meditarci ancora sopra perché questo circuito è immenso e come essere composto di materia anche io, ahimè, in una maniera o nell’altra ne devo far parte per poter scrivere questo articolo e per far sopravvivere il corpo in questa dimensione solida.

Come potrei scrivere qui “sono fuori dalla Matrix” se sto battendo questo testo su di una tastiera appartenente ad un vecchio pc che per essere prodotto ha sicuramente causato qualche dolore o vittima fra le popolazioni più povere che hanno lavorato duramente all’estrazione dei minerali presenti nel monitor o nella batteria? Come potrei se sono agganciato alla presa elettrica che mi permette di lavorare, ma mi passa un energia prodotta da materiale inquinante e nocivo per la nostra madre terra?

Allora devo per forza continuare ad immischiarmi e poi essere vittima di un input di senso di colpa che mi porta a prendere coscienza delle mie responsabilità: ho compreso la mia missione, il senso della mia esistenza, e sono pronto a ricevere le conseguenze di ogni errore commesso nel perseguirla.


Era importante ti parlassi della Matrix e lo farò al meglio delle mie potenzialità, oggi la metteremo finalmente a nudo.


Nel primo articolo di questa categoria ho introdotto lo schema della Matrix con un esempio: “Immagina di essere un chip in una grande scheda madre e di essere in grado di scambiare informazioni con essa e con altri chip a lei connessi, ecco ora ti sarà tutto più chiaro: in uno o più parti di questa enorme scheda universale sono stati esclusi dalla possibilità di interazione alcuni circuiti, nei quali ogni tanto qualche chip è chiamato ad operare attraverso l’installazione di un programma.

Durante l’installazione che dura per i primi anni della nuova vita dovrebbe dimenticare di essere parte della più grande scheda e auto convincersi di far parte del circuito più piccolo, in modo da poter ricevere e comunicare segnali solo all’interno di esso sfruttando esclusivamente i suoi modesti canali”.


La scheda madre

Ebbene si, che tu ci creda o no esiste qualcosa in più oltre a questo piano fisico dominato dalla Matrix; potresti anche dire che sta tutto nella nostra psiche, di quelli che come me vedono, e può darsi sia così, ma questa psiche è immensa e nella sua vastità ci può rivelare una realtà molto diversa da quella in cui comunemente viviamo e che forse tu credi sia l’unica possibile.

Se veramente sei convinto che non esiste qual cosa in più rispetto alla materia e pur mi leggi, ti invito a riflettere sul sentimento dell’amore che sono sicuro vivi e nutri nei confronti di qualcun altro, e pensare come l’impalpabile possa essere così reale.


Se già sai e sei sicuro o sicura che oltre la Matrix esiste un altra realtà, perché l’hai conosciuta personalmente, avrai anche capito che la parte di te con cui ci entri in contato è immortale non essendo soggetta ai limiti della materia; lo hai capito perché da essa hai tratto saggezza e le risposte che cercavi; sai che ti ha fatto fare la scelta giusta fidandoti di lei sebbene la ragione ti consigliasse di scegliere altro, e se pure inizialmente sembrava che la situazione fosse andata in malora, in realtà, si è poi rivelata una grande fortuna o benedizione.

Questo ti da la certezza che codesta efficienza non può essere frutto della mera esistenza fisica che vivi da quando nascesti in quest’ultimo tempo.

La scheda madre, la Coscienza cosmica, il Tao, la vita, chiamala come vuoi pulsa, noi a essa collegati a livello sublimato pulsiamo con lei andando e venendo con il suo sospiro dalla sua realtà sublime a questa dimensione solida,

succubi della tirannia della Matrix.

L’involucro

Per semplicità di comprensione persisterò con l’esempio basato sull’elettronica, ma ti invito a coglierne il significato più profondo affinché tu possa applicarlo a qualsiasi grado della tua comprensione metafisica, spirituale.

Per essere introdotti nel circuito denominato Matrix come chip, abbiamo bisogno di un involucro fatto per vivere nella sua dimensione così ci viene dato un corpo fisico soggiogato dal cervello rettile, un programma che scende ancora più in profondità rispetto agli altri file: l’istinto animale, incluso alla gestazione naturale dalla Matrix per far credere a noi esseri umani che il nostro corpo gli appartiene.

Esso in effetti è soggetto alle regole fisiche che ordinano e disordinano la Matrix come il bisogno dell’aria, del cibo, dell’acqua, oppure può essere sottoposto ad infermità, malattie, vecchiaia e morte, ma solo ad un livello meccanico: il software dell’istinto fa parte del circuito elettrico e come tale può essere modificato dal chip, il nostro lume, una volta che si è ricollegato alla scheda madre principale.


In questo modo il corpo non sarà più guidato da un istinto di conservazione ormai inappropriato per chi non vive in solitudine nella giungla, ma si esprimerà guidato da una saggezza superiore che lo porterà a curarsi e preservarsi a lungo e al meglio.


Il corpo potrebbe anche appartenere alla Matrix nel senso che è soggetto alle sue leggi, ma il nostro lume, il nostro sottile o se tu non dovessi credere a questi primi, allora la nostra psiche appartengono a noi stessi, quindi abbiamo il potenziale di conoscerli a fondo e utilizzarli al meglio delle loro facoltà, in questo modo otterremo anche valore decisionale sul corpo e sulle sue azioni guidate dall’istinto.


I tentacoli della Matrix

Il primo passo per uscire dalla Matrix è proprio quello di rendersi conto dei suoi tentacoli ovunque essi arrivino, ed arrivano dappertutto in questa pesante dimensione.

I file di questo software nelle cartelle più in superficie si presentano con migliaia di distrazioni e finte necessità; con falsi insegnamenti, con limitate verità al fine di possederti e sviarti dall’abbandonarla. In uno stato appena più profondo, nell’inconscio, la piovra agisce con meccanismi mentali che vengono installati nei primi mesi e anni di vita per poi rimanere in stand-by fino a quando chi ti possiede pigia un pulsante sul tuo tastierino mentale per far emergere quel senso di colpa, quel bisogno di sentirsi apprezzato, quel richiamo al dovere, quella sensazione di inadeguatezza, ma anche la rivendicazione ad un diritto che forse non ti appartiene, il senso di superiorità, l’appartenenza, la distinzione sociale e cosi via: sarebbe impossibile prendere in considerazione ogni file che la Matrix può installare in un essere umano in base allo standard di utilizzo previsto in origine, ma questo non ti deve scoraggiare perché non c’è bisogno di lavorare su ognuno di loro, una volta compresi i meccanismi e si hanno a disposizione gli strumenti giusti li dissolverai a gruppi interi.


Per ora però continuiamo ad esaminare cosa è la Matrix in tutta la sua macchinosità.


I file principali

Appena collegati al circuito per l’ennesima volta, nei primi mesi della nostra infanzia ci vengono subito installati, dai nostri inconsapevoli genitori, i primi file

base per sopravvivere abbastanza allungo nella materia e differenziarci dagli animali. Inizialmente il nostro cervello funziona all’unisono con l’istinto, inoltre continua a restare collegato alla saggezza della scheda madre che lo esorta ad avvicinarsi al piacere per sperimentare, oltre che ad allontanarsi dal dolore per sopravvivere.


Per questo chi ha ideato la Matrix ha avuto bisogno di creare un software che separasse il più possibile l’essere umano dalla sua vera essenza, per permetterne il distacco totale e fargli dimenticare quella dimensione. Allora ecco che qualcuno inizia a creare la parte sinistra del nostro cervello, possiamo nominare questa grande cartella “Dualità oppure Ego” quello che ci illude di essere entità distinte dal resto che ci circonda: ti insegnano che ci sei tu, c’è mamma, c’è pappa, e poi una serie di parenti e amici che vengono a farti visita ognuno con la sua identità virtuale ben impegnata a soddisfare la Matrix, distinta da te che invece fino a poco prima eri una cosa sola con il tutto di cui anche loro inconsapevolmente fanno parte.


Quindi ci insegnano i primi concetti che per volontà della Matrix ci contraddistinguono dagli animali, con i molteplici stratagemmi, ma con l’unico obiettivo di omologarci definitivamente ancora un’altra volta ad essa.


Iniziano a creare nuove cartelle all’interno di quella della Dualità, c’è ne sono cinque principali che possono variare nel ordine di creazione di modifica o di rilevanza in base alla consistenza dei file presenti all’interno, queste in ordine alfabetico sono: Appartenenza, Debito, Giudizio, Istruzione, Possesso.


All’interno di queste cinque sottocartelle di “Dualità” vengono inseriti i migliaia di file che compongono la nostra razionalità, divisi ancora in cartelle: ad esempio in “Appartenenza” ci vanno a finire le cartelle Famiglia, Quartiere, Città, Regione, Nazione, ma anche Religione, Squadra del cuore, Appartenenza politica e centinaia e centinaia di altre cartelle: addirittura litigano fra loro i sostenitori di Ligabue e quelli di Vasco, i giocatori della Playstation con quelli che invece preferiscono la X Box. Visto che uno degli stratagemmi della Matrix è quello di dividere, si aprono schieramenti su ogni questione e quando fai parte di uno di questi sei vittima della cartella che ti convince di appartenere a qual cosa.


Ma tu non sei un oggetto da possedere, non hai bisogno di appartenere a nulla e a nessuno, sei completamente libero o libera se solo avessi il coraggio di affidarti al tuo Lume.


Alcune cartelle all’interno di “Dualità” contengono file d’installazione che vanno a combinarsi con altri presenti nella cartella “Istinto, Cervello Rettile” rendendoci succubi di esse e sempre più legati alla Matrix. Il mio compito con questo percorso “come uscire dalla Matrix” è quello di aiutarti a districarti fra i tuoi file, aiutarti a riconoscere quelli che incidono in dissonanza con la libertà del tuo Lume e darti gli strumenti per disinstallarli.


Nel prossimo articolo di questa categoria analizzeremo più in dettaglio come funzionano questi file e l’influenza che hanno nella tua vita di umano e ricercatore.

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