Non sono un adulto Indaco
- Libero Nume
- 30 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 26 ott 2020
Nella nostra società viene estremizzata ai massimi livelli, ma in realtà penso da ché la Matrix abbia preso il dominio dell’umanità attraverso il controllo del pensiero delle menti deboli di chi agisce in massa, l’applicazione di etichette sempre più dettagliate e precise sia stata una delle sue strategie più vincenti a discapito del normale fluire dell’intelligenza umana, verso una continua e graduale evoluzione che facesse sì che la nostra specie si allontanasse definitivamente dal dolore, per poi arrivare ad uno stadio successivo dal quale partire con una base di piacere da sostenere per tutto il ciclo della propria esistenza carnale.

Per questo quando capita che qualche ricercatore o ricercatrice spirituale mi identifichi come “Indaco”, rifiuto anche quell'etichetta e ti spiego ancora il perché, tieniti forte.
I bambini Indaco non esistono
Come la maggioranza delle etichette che vengono pensate in questa società anche quella del bambino o ora adulto Indaco non è reale, perché si analizza l’evento da un punto di vista ristretto e non ci si accorge che è solo una tacca in una enorme scala di valori. I bambini identificati come “Indaco” in realtà sono anime che in precedenti vite hanno elevato la propria consapevolezza, tanto da poterne fare baluardo che resista oltre la morte di quel corpo e rinasca con loro nella prossima vita, quindi è un ciclo che si ripete, un destino che prima o poi spetta a chiunque.
Allora ecco che alcuni riconoscono in quest’anima appena reincarnata un bambino già saggio, con il sapere che molti adulti ancora non hanno, perché lo porta a presso dalle scorse esperienze vissute e ora da qualche decennio lo chiamano “bambino o bambina Indaco”.
Quindi non è che si nasce Indaco o non Indaco, ma si nasce con più o meno consapevolezza, in base al lavoro fatto e i risultati ottenuti nelle vite precedenti. L’etichettare come Indaco invece dipende dalla consapevolezza di chi lo valuta. Infatti i così detti Indaco sono in grado di avere spontaneamente, senza che nessuno glielo insegni, un introspezione della coscienza verso il proprio Subconscio, poi che esso risponda nella forma di Alieni, Angeli, Madri vergini, Uno o l’Altro Profeta non fa differenza: dipende da come si sono improntate le proprie ricerche nel mondo sottile nelle scorse vite o dall’educazione ricevuta in questa; per tanto potrebbe capitare che un Indaco che asserisca di parlare con gli Alieni venga preso per pazzo da chi crede in Cristo e un Indaco che dica di parlare con Cristo o con gli Angeli, venga preso per pazzo da chi crede negli Alieni.
C’è da dire infatti che pur portandosi dietro il bagaglio delle vite precedenti, quando si trovano ad avere a che fare con questa società, non sempre queste Anime abbiano una vita semplice nel corpo in cui si incarnano e nello gestire la mente che pian piano il loro habitat forma.
La Matrix agisce per farci dimenticare e vanificare gli sforzi fatti per ricordarci chi siamo realmente e spesso riesce ad ingannare anche l’anima con la consapevolezza più solida attraverso i suoi stratagemmi psichici. Anche se si capisce in tenera età di essere caduti vittima di un inganno alcuni input del sistema vengono comunque riconosciuti come veri dall’inconscio e questi fanno da filtro con la realtà che si conosceva, rendendola difficile da ricordare completamente, facendola apparire a volte confusa, perché si cerca di spiegarla razionalmente, con logica, con una mente divisa, frazionaria ed etichettatrice.
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